venerdì 1 ottobre 2010

riflessioni

sono convinta che il mondo sia popolato per un buon.. mmmm.. 80% da squilibrati. quasi quasi direi anche un buon 85-90%. gente scoppiata, fatta, pazza, citrulla, ubriaca, innamorata, depressa, asociale, lunatica e fissata con qualcosa.
ovviamente io sono la squilibrata per eccellenza.
in ogni caso non riesco a rapportarmi bene con gli altri squlibrati. cioè ogni categoria di squlibrato viaggia in una sua strada: gli ubriachi tra di loro più o meno si capiscono, i lunatici ci provano, i depressi si buttano giù a vicenda, i fatti si fanno in compagnia, i pazzi si rincoglioniscono a vicenda, i fissati sono talmente presi dalle loro fissazioni che neanche ci pensano agli altri, i citrulli sono citrulli mica per niente, gli asociali non hanno bisogno degli altri e gli scoppiati sono talmente fuori di testa per fare un ragionamento sensato.
il problema è quando ce le hai tutte (vedi me)
trovane un altro che abbia tutte queste belle qualità! la maggior parte degli squilibrati appartiene principalmente a una categoria, massimo due o tre.
onde per cui ho capito che una totale squilibrata come me se vuole rapportarsi civilmente col mondo in legami duraturi deve fare amicizia, innamorarsi, etc. di quel misero 10-15% di persone normali. ahimè sono rare da trovare e quando le trovi probabilmente sembrano pallose, noiose, prive di personalità, vacue, inutili. invece sono le uniche che ti possono aiutare a tornare in autostrada dalla tangenziale, e magari sono pure dotate di telepass

3 commenti:

  1. Tu ti cataloghi troppo, schematizzi troppo.
    Forse al mondo i pazzi sono i normali, i fissati sono gli attenti, i fattoni sono i depressi, i depressi sono gli allegri.
    Tu vedi il mondo come una grande etichetta, una grande categoria, divisa in categorie, ma si parla di PERSONE.
    Tutti siamo tutto insieme. Ognuno di noi ha una sfumatura diversa di QUALCOSA, non esistono I DEPRESSI, esistono persone che hanno un problema, grande piccolo invisibile enorme, c'è chi si uccide, chi piange e basta.
    Ma il mondo VARIA, non può essere catalogato, non ci sono concetti e preconcetti.
    Ci sono PERSONE, esseri viventi, ci sono pensieri, emozioni, sensazioni, lacrime, sorrisi, felicità, tristezze, gioie infinite, passioni stravolgenti e grandi amori.
    Ma non ci sono PERSONE FATTE, non esistono. Forse è la tua mente che cataloga tutto, anche il resto del mondo, forse è proprio su questo che devi lavorare, sull'essere più libera, sul NON pensare a categorie e sotto categorie a di cui tu NON fai parte e indi per cui sei destinata alla solitudine.
    Forse la categoria della solitudine non esiste, forse te la sei scelta da sola, forse l'hai inventata tu stessa.
    La solitudine è un concetto naturale, non esisterà mai NESSUNO AL MONDO come te, che possa somigliarti, NESSUNO.
    Esisterà qualcuno in COMUNIONE con te, che è ben diverso..
    Pensaci, un bacio

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