martedì 27 dicembre 2011

Sono la tossica

Quanto sono cambiata...
Prima ero la sfigata, anoressica, isolata.
Ora ho il mondo ai miei piedi,
La gente più "figa" mi cerca
Conosco tutti quanti
Tutti vengono da me se hanno bisogno
Tutto ciò grazie ad una sola cosa: la mia fama
La tossica
Quanto è squallido..
Ora non so più scrivere, mi sento bruciata, sento la mancanza di neuroni, la sento troppo.
Prima ero la bambina dall'intelligenza prodigiosa, quella che avrebbe fatto grandi cose
E ora che cosa cazzo posso combinare?
Sono solo una cazzo di tossica
Ecco cosa sono d

mercoledì 23 novembre 2011

Ah sono ancora qui

E poi mi sento cosi Piena, cosi piena di ciò che solo il vuoto ti da dare: niente.
Mi sento cosi piena di niente che potrei scoppiare.
Dio, quanto ti amo. Dio, quanto sono piena di te. Il mio cervello pensa solo di te. Il mio cuore batte solo per te.
Io per te non esisto, sono 3 anni che piango la notte per te ma a te non importa.
E mi sento cosi sola cazzo.
Mi sento cosi sola che lo stomaco mi si attorciglia e mi viene il groppo in gola.
Mi sento talmente sola che ho bisogno di non pensare, mai.
E per non pensare c'è solo una soluzione: lei.
Non dormo la notte, ho delle occhiaie che mi fanno venire i brividi. Delle borse sotto gli occhi che la Garnier sborserebbe miliardi per avermi come cavia delle sue cremine del cazzo.
La mia pelle e le mie mani sono cosi vecchie, cosi spente, cosi morte.
Ti prego escimi dalla testa.
Non è possibile che tutte le volte che cerco di andare avanti, di voltare pagina, quando sono pronta a ricominciare e mi sento abbastanza forte per riuscirci tu ritorni. Tu fai la tua fottuta apparizione, anche di pochi secondi, anche di un solo secondo, e io vado in tilt.
Nessuno mi capisce, non riescono a comprendere come sto.
Devo ricominciare.
Mia madre ha capito molte, troppe cose e mi fa cambiare vita. Di nuovo.
Nuova classe, nuovi amici, nuovo tutto.
E tu sparirai col vecchiume, con tutta quella merda che mi fa compagnia ogni giorno.
Solo Lei resta, Lei non se ne va, io ho bisogno di Lei.
Perché troppo spesso tenere a lungo il cervello in modalità on mi ammazza.
Ammazza me e i miei neuroni.
Quindi tantovale che me li ammazzi Lei.

sabato 29 ottobre 2011

Mia madre mi supplica di uccidermi

Ho toccato il fondo

Lei che mi ha dato la vita mi supplica, mi chiede perfavore di uccidermi

Calma come se stesse chiedendomi di passarle il sale

Dopo che ho sentito queste parole, da quando le sono uscite di bocca la mia vita non ha più un senso, nemmeno quel poco che ne era rimasto

Tutto quello che posso dirle è va bene

Va bene mamma, stasera Virginia all'età di 17 anni morirà

Prenderò tanta di quell'eroina in vena da morirci

Te lo prometto

domenica 23 ottobre 2011

Gioventù bruciata

Siamo fregati, spacciati, fottuti.

Siamo la generazione che il sabato sera se non trova l'md va in paranoia.

Siamo la generazione della fame chimica e delle notti brave.

Siamo la generazione senza più moralità: faccio quello che voglio IO, decido IO, le regole le stabilisco IO.

Anarchia più totale.

Non esiste il bene e il male, il giusto o sbagliato, le cose da fare o da evitare.

Siamo così vuoti dentro tanto quanto siamo pieni di cose inutili fuori: trucchi, soldi, vestiti firmati, macchine belle.

Crediamo di essere felici ma non lo siamo affatto, siamo la generazione più triste che sia mai esistita.

I nostri discorsi sono: sesso, droga, droga, sesso.

Ci crediamo onnipotenti, invincibili, fortissimi; non lo siamo.

Giochiamo con le nostre vite talmente ci fanno schifo; diciamo di farlo perché sappiamo di vincere, ma non è così. Siamo insoddisfatti, infelici, mancanti di qualcosa.

Non conosciamo l'amore nè vogliamo conoscerlo: è da sfigati, noi abbiamo altro: droga, soldi, ragazzi e ragazze bellissimi per una scopata e via.

Non abbiamo limiti, quelli che ci diamo li superiamo fregandocene.

Soffriamo e ce ne vergognamo; nascondiamo il nostro dolore dietro ad una striscia di cocaina o ad una pastiglietta sorridente.

Non abbiamo valori, obiettivi o sogni.

Siamo come delle uova svuotate: è rimasto solo il guscio che, fragilissimo, è pronto a rompersi in mille pezzi.

So che devo fermarmi ma non riesco, non posso, non voglio.

domenica 9 ottobre 2011

Benvenuta nel tunnel della droga Virginia, il viaggio sarà sicuramente uno spasso. Non è garantito il ritorno, però.

Ormai va così, ogni giorno è uguale all'altro.

Mi sveglio, mi trucco, esco di casa, mi fumo una canna prima di entrare in classe, ne fumo un'altra all'intervallo, un'altra all'uscita e un numero indefinito il pomeriggio e la sera.

Il weekend vado a ballare, mi ammazzo di canne e a seconda della serata scelgo se:
- pippare cocaina
- pippare md
- bere md
- devastarmi di keta

Il giorno dopo sto ovviamente una merda, depressa, stanca e incazzata cime pochi, ma il sabato seguente si ripete la stessa storia.

Ci lascerò le penne? Onestamente non ne ne importa così tanto da smettere.

Mi rovino con le mie mani, come sempre.

Ma questa volta amo rovinarmi, non ho mai sofferto così bene

venerdì 29 luglio 2011

impazzisco ad avere intorno solo modelle bellissime e perfette

sto impazzendo.
vorrei uccidermi, spezzarmi, ridurmi in tanti piccoli pezzettini.
LORO sono belle, perfette.
alte nel loro metro e ottantacinque, perfette nei loro jeans 38/40 che su di loro sembrano una 34,
hanno la pelle perfetta, sono ammirate e corteggiate da tutti
e io devo sempre uscire con loro, sono le mie amiche.
persone stupende, ma io muoio
io, nel mio metro e settantacinque
io nella mia 40 che sembra una 52
io con la mia pelle orribile e il trucco che non sta mai come dovrebbe
io rosico
mi mangio il fegato
mi odio
sto impazzendo e mangio
poi mi prende il senso di colpa, bevo e vado sul cesso
ma qualcosa mi rimane nello stomaco, quelle calorie di merda stanno lì
e io vorrei solo scomparire, lo voglio ancora di più

sabato 23 luglio 2011

Amy whinehouse RIP


I'll miss you so much, I'll miss your wonderful voice.

I think that I'll die like you. But not now.

Love you, Virgy.


sabato 9 luglio 2011

TUTTO FINISCE

ormai vivo la mia vita partendo da questo presupposto.
non metto più tutta me stessa in nulla, perchè tanto so che tutto (TUTTO!!) ha una "scadenza".
è così brutto non avere nemmeno una piccola, misera, fottutissima certezza..

lunedì 20 giugno 2011

lei

lei è bellissima
lei è perfetta
lei è magrissima
lei fa la modella
lei attira gli occhi di tutti sul suo corpo bellissimo
lei mi fa stare male, mi fa sentire una merda
lei ha tutto ciò che vuole
lei ha solo i ragazzi più belli
lei sta benissimo nei vestiti che porta
lei ha fatto della bulimia un buisness
lei è più ricca di me

lei esce con me
lei mi usa come spalla
e lei è la mia ossessione, perchè incarna la perfezione a cui ho corso dietro per tanti anni

morirò per essere come lei, morirò di fame, morirò per la perfezione
ma al centro dell'attenzione voglio starci IO.

preferisco morire, piuttosto che stare così
ce la farò

anoressia portami via, è sempre lei, la mia ossessione, per sempre





martedì 14 giugno 2011

cara morte

sono Virginia, la sorella di quel ragazzo che ti sei presa poco tempo fa. Come va la vita? Ops, scusa. Io e te ci siamo già conosciute, vero? Sì in 6 occasioni: nei miei 5 tentativi di suicidio e quando mio fratello stava spirando. No in realtà più di 6 volte perchè due volte stavo per morire di fame e un'altra volta ho avuto un incidente in cui mi sono salvata per miracolo. Perbacco nove volte! Scusa la schiettezza, ma ti sto antipatica?
Guarda che capisco eh, a molta gente risulto snob, saputella, insulsa o semplicemente antipatica. io verso di te non ho nulla, cioè sono molto arrabbiata perchè ti sei presa mia fratello; ti odio per essertelo portato via con te (contro la sua volontà, oltretutto, perchè lui tutto voleva fuorchè morire). Ma ti desidero ardentemente da più di 4 anni ormai, tutto quello che vorrei è che tu aprissi le tue fredde braccia e mi accogliessi tra esse. e ci ho provato, caspiterina, ma tu non vuoi proprio saperne.
dicono che più cerchi una cosa meno essa arriverà. quindi più io voglio morire meno possibilità ho che ciò accada? e vuole anche dire che quando sarò (se mai sarò, perchè lo vedo difficile..) felice e tutto quello che vorrò sarà vivere, in quel momento morirò?
dai già la sfortuna è stata cattiva con me, donandomi tutta se stessa, insieme all'altra sua amica, depressione; non ti ci mettere anche tu.
prendimi, non mi porto tante valigie (solo qualche libro e qualche film), non sono invadente (me ne sto sempre per i fatti miei) ma so essere un'ottima conversatrice.
poi almeno posso giocare a tam tam con mio fratello, che quel gioco non lo conosce nessuno.

che te ne pare? ci pensi un po' su? fammi sapere

io ti abbraccio, fai lo stesso anche tu perfavore


Virginia

giovedì 9 giugno 2011

on diet

bentornati crampi allo stomaco

martedì 7 giugno 2011

BINGE

Benvenuta all'inferno Virginia.


domenica 5 giugno 2011

VOGLIO MORIRE

lo voglio da quattro anni.
Ci ho provato 5 volte.
Ho una vita di merda.
Non c'è una sola cosa che vada come dovrebbe.

Perchè sono ancora qua? Quando finalmente potrà finire tutto? Quando?





sabato 4 giugno 2011

MIA SORELLA

Mia sorella che si fida ad occhi chiusi della gente,
mia sorella più guadagna amore e più ne spende,
telefona... rimurgina e da la colpa a se.
Mia sorella avrebbe avuto un figlio a 17 anni,
mia sorella che si svegia tardi dai suoi sogni
e poi telefona..rimurgina...lei non aspetta principi,
le labbra di cream caramel e la sua solitudine.
Mia sorella è pazza e mangia e più che mangia e più che è sola
poi si chiude in bagno, tira l'acqua e mette un dito in gola.
Mia sorella mi assomiglia e io lo so che cosa prova
perchè mia sorella in questo mondo non si trova.
Vuole avere ragione, vuole vincere lei, vuole essere sicura
perchè mia sorella è forte solamente quando ha paura,
perciò telefona...rimurgina, non sa quant'è bellissima
ma il volto le si illumina solo di notte al frigorifero.
Mia sorella parla, parla e non fa dire una parola,
ride solo per dispetto e solo il pianto la consola...
Mia sorella gioca in porta su una spiaggia che mi sembra ieri
certe volte è ancora una bambina coi braccioli
Ma mia sorella è mia...e un giorno si innamorerà
ed io dopo con chi litigo e chi mi mancherà?
Si, mia sorella è mia....
Mia sorella....mia sorellla...
Mia sorella è stanca e mangia e più che mangia e più che è sola,
poi si chiude in bagno ed io l'aspetto con il cuore in gola,
Mia sorella che mi tira le parole le ciabatte
ma poi vuole i bacio della buonanotte.
(Povia)

m'immagino sempre mio fratellino piccolo che mi scrive questa lettera, sono io "mia sorella".

giovedì 2 giugno 2011

quando non mangio (quasi) nulla sto bene

se è questa la mia via per la felicità continuerò così. E non criticatemi, sono 6 anni che convivo con i DCA.




martedì 31 maggio 2011

sensi di colpa

presenti, dopo aver svuotato la credenza.

lunedì 30 maggio 2011

VOGLIO SPARIRE

Puff!




ODIO IL MIO CORPO, ODIO ME STESSA, ODIO LE MIE COSCE ENORMI, ODIO AVERE FAME, ODIO ESSERE INFELICE, ODIO ESSERE SOLA, ODIO MIA MADRE, ODIO L'ANORESSIA, ODIO LA BILANCIA, ODIO NON AMARMI, ODIO ESSERE UNA FALLITA. ODIO LA MIA VITA.

domenica 22 maggio 2011

Ciao fratellino mio

come te la passi lì?
qui non va tanto bene.
mi manchi tanto sai? ti vedo in ogni cosa che faccio.
è così strano, così brutto non riuscire a parlarti, a sentire la tua voce, ad abbracciarti.
non riesco a farmene una ragione.
quando è tutto quello che dovrei fare.
cosa fai lì tutto il giorno? è come nella pubblicità della Lavazza?
o la tua anima è andata perduta assieme al tuo corpo?
dimmi che non è così, ti prego.
dimmi che lassù stai bene e che giochi a briscola tutto il giorno con gli angeli.
mandami un segnale dai, vienimi a trovare, io non lo dirò a nessuno.
non si va via senza salutare, è da maleducati.
tu non sei mai stato un maleducato, quindi vieni a farmi un po' di compagnia.
abbiamo ancora così tante cose da fare assieme.

Se non ci fosse S. ti avrei già raggiunto.
ma non posso abbandonarlo, non posso lasciare solo quel povero bambino.
è tutto ciò che mi è rimasto.

Mi manchi e sempre mi mancherai.
spero che presto ci rivedremo

Tua sorella, la tua adorata sorella

sabato 21 maggio 2011

odio

odio me stessa.

odio la mia stupida e insignificante vita.

odio abbuffarmi.

odio il mio corpo.

odio la mia faccia.

odio la gente menefreghista ed egoista che mi circonda.

odio stare male e piangere .

odio sognare, perchè i miei sogni non si realizzano mai.

odio non riuscire più a vomitare.

odio prendere delle dosi massicce di lassativi post abbuffata.

odio contare maniacalmente le calorie.

odio essere così sola.

odio non riuscire mai a fare niente.

odio non essere stata in grado nemmeno di farmi fuori.

odio odiare la vita, perchè tutto quello che vorrei è avere almeno uno stupido motivo per amarla.

lunedì 16 maggio 2011

Non sono abbastanza magra

NON SONO ABBASTANZA BELLA, NON SONO ABBASTANZA INTELLIGENTE.                                               NON SONO ALL'ALTEZZA DEI SOGNI CHE HO.

venerdì 13 maggio 2011

la ragazza della metro

Era una ragazza dura, una di quelle con le palle, una tosta l'avrei definita.
Camminava sempre con la testa alta, lo sguardo era freddo, il passo veloce, la bocca all'ingiù. Incuteva timore.
La incontravo tutte la mattine in metropolitana, lei saliva alla fermata dopo la mia e mi si sedeva di fronte. Mi guardava un attimo e poi toglieva lo sguardo, come se non fossi abbastanza per essere anche solo osservata da lei. Mi faceva sentire sempre una schifezza.
Ma chi lo sapeva quello che succedeva dentro a quel corpo taglia 40?
Chi sapeva cosa succedeva a casa sua?
Di certo non immaginavo che fosse timida, che si vergognasse del suo naso un po' aquilino, che non riusciva a guardare le sue gambe fasciate nei jeans, che provava invidia per i miei capelli mossi lei che li aveva piatti e lisci come spaghetti.
Di certo non sapevo che accompagnata dalla sua pseudo-Vuitton tutte le sere tornava nella sua micro casa di quel famoso quartiere popolare dove trovava il papà ubriaco sul divano, che abusava di lei e dopo la chiudeva fuori sul pianerottolo.

Non sapevo (e ancora non so tante cose), eppure mi permettevo di giudicarla...

giovedì 5 maggio 2011

EHILAAA'

Non voglio più soffrire.
Ho solo bisogno di stare bene.
Ho solo bisogno di fare due stupidi bagagli e partire.
E lo farò.
Il primo di marzo è morta Cassy, la mia micetta.
Poco dopo mi sono innamorata follemente del più grande pezzo di merda che potesse capitarmi tra la mani.
Ovviamente lui non ricambiava. Nè ricambia.
Ovviamente ci sono stata di merda.
No di merda è riduttivo, diciamo molto ma molto più che di merda.
Ehi ehi ehi non sono così cretina, non m'innamoro del primo che passa sotto la mia finestra.
M'innamoro di una persona che conosco fino dall'infanzia, che un giorno vedo e mi accorgo di quanto sia diventata bella, che quando mi bacia mi fa fare le capriole ai 300 km/h, che mi fa piangere per intere notti siccome non si fa mai sentire, che sparisce da un giorno all'altro e che mi spezzetta il cuore in tante piccole scaglie. Ecco, bè forse sarei stata meno cretina ad innamorarmi del primo che passava sotto la mia finestra.
Amen, è andata.
Amen, il mio cuore ci è abituato.
Amen, anche sta volta qualcosa ho imparato.
Cos'ho imparato? che prima di essere amanti bisogna essere anche amici, se non amici complici, che ENTRAMBI devono desiderare il proprio bene tanto quello dell'altro, che non esiste l'amore a prima vista, quella si chiama INFATUAZIONE, INVAGHIMENTO chiamatela un po' come vi pare.
Altre novità?
Mmmm ho chiuso con le brutte compagnie, avevo tenuto solo un'amica di quel "bel" (si fa per dire) giro.
Poi è venuta una notte a dormire da me, poi ha approfittato del fatto che io fossi ubriaca per bruciare la buca delle lettere del mio "amato" mentre lui era lì nei paraggi. Le intenzioni erano delle migliori, immagino: voleva fargliela pagare per quello che mi stava facendo passare, ma il risultato non è stato dei migliori, anzi. Ci hanno beccate, o meglio hanno riconosciuto solo me. Lei aveva ammesso la sua colpa, ma dopo che mia mamma è andata a darle della sgualdrina e altre cose poco carine (anche le cose che ha detto su di me facevano accapponare la pelle) lei ha ritirato tutto. Grazie a Dio mio papà ha fatto stare tutti zitti con un po' di soldi a destra e manca. Dopo che ho saputo cosa aveva fatto mia madre sono stata a dormire da uno che conosco appena, poi lunedì sono tornata a casa, mi sono finita 50 pastiglie di Depakin e mi sono ficcata a letto.
Sono ancora qua, eh già. Mi hanno ri-salvata porcazza la miseria.
Altro da dire? non mi prende nessuna struttura perchè (testuali parole) "non è matta o affetta da disturbi mentali, è semplicemente esasperata, questa ragazza non ce la fa più". Stamattina mentre gente urlava, sbatteva porte, si buttava in terra, io me ne restavo seduta composta a leggere Elle. La psicologa della struttura è venuta da me e mi fa "complimenti per l'autocontrollo, non so se io ce la farei". E' l'abitudine mia cara, non ho mica una qualche dote particolare. Provi a vivere lei quasi 18 anni con una famiglia del genere.
Detto ciò farei un punto della situazione.

1) l'amore si costruisce gradualmente da qualcosa che è già iniziato prima. Non è possibile definire amore un'infatuazione, altrementi non avrebbero due nomi differenti.

2) amicizia si poggia su basi solide, quali esperienze condivise, difficoltà superate assieme, capacità di discutere, sicurezza nel sapere di poter contare sull'altro, fiducia, sapere di avere qualcuno che ti ascolta anche se magari non comprende quello che stai dicendo. Tutte queste cose (e molte altre ancora) si costruiscono SOLO CON IL TEMPO, CON LA QUOTIDIANITA', CON LE DIFFICOLTA' CHE LA VITA CI METTE DAVANTI, CON LE PROVE SUPERATE ASSIEME. Ecco perchè NON è possibile definire una persona che conosciamo da qualche mese AMICA. Possiamo tranquillamente definirla conoscente, compagna di uscita, compagna di pallavolo / canto / teatro. Definirla amica sarebbe, oltre che un errore etimologico, un bruciare le tappe e rischiare (con buone probabilità di riuscita, anzi direi ottime) di buttare tutto il rapporto ai porci. quindi TAKE IT SCIALLA.

3) PENSARE FINO A MILLE PRIMA DI DIRE O FARE QUALCOSA.
ANDARE PIANO NELLE COSE.
PENSARE FINO A MILLE, L'HO GIA' DETTO?

4) ho scoperto di avere spesso e volentieri bisogno di creare conflitti tra le persone che mi circondano, apparentemente senza motivo. Ripeto questa stupidaggine un po' dappertutto. L'avevo fatto a scuola, lo faccio in famiglia, l'avevo fatto nel mio vecchio gruppo, l'ho fatto nell'ex nuovo gruppo, etc. etc. DEVO LAVORARCI.

Bo ciao, ci risentiremo tra qualche mese.

sabato 22 gennaio 2011

Non so trovare un titolo

Erano un po' di giorni che non andavo al cimitero, non ce la facevo.
Ieri mattina mi sono decisa e sono andata. Mi sono seduta sul freddo marmo e gli parlavo.
Gli parlavo a voce alta, gli dicevo che è dura vedere i chili che si accumulano su di me, ma che gliel'ho promesso che sarei guarita, gli dicevo che S. si è trovato la fidanzatina ed è tutto contento, gli dicevo che non so ancora cosa fare della mia vita, che il 90% delle volte starmene a letto al buio mi sembra la soluzione migliore e più stabile..
Al chioschetto dei fiori gli ho preso un mazzolino colorato, non mi piacciono quei fiori tristi, monocromatici, che sanno di cimitero.. preferisco quelli colorati, quelli che mettono allegria, quelli che vorrei mi venissero dati ad un appuntamento; non vorrei mai rose rosse, troppo impegnative..
sono stata lì seduta a parlare al vento per almeno un'ora, poi ho preso i fiori e gliel'ho messi nel vasetto, ho accarezzato la foto e me ne sono andata..
ho camminato per un bel po', ho anche allungato di parecchio la strada e poi sono andata a prendere mio fratellino a scuola. Mentre aspettavo che uscisse ho visto un ragazzo che avrà avuto più o meno diciannove anni che dava la mano a una bambina; quest'ultima si è fermata un attimo a raccogliere qualcosa da terra e lui le ha detto dolcemente "Chiara dai sbrigati che mamma ci aspetta" e se l'è presa in braccio.
Lì sono scoppiata.
Piangevo silenziosamente perchè.. non lo so perchè ma la voce non mi usciva. Poi ho visto mio fratellino in lontananza che arrivava, mi sono asciugata le lacrime, ho messo su un sorriso e l'ho preso per mano. Lui era fermo a mettersi per bene il cappellino, allora mi sono girata e gli ho detto col sorriso "dai S. che dobbiamo andare a pranzo!" e me lo sono caricato in braccio.